cos'è CHERECO SYSTEM
CHERECO injection
CHERECO waterproofing
CHERECO corrosion
la linea CHERECO Formula
La linea ANTICORROSIONE
Lavora con noi
Dove siamo
Contattaci

 Perchè l'armatura nel c.a. si corrode


Il calcestruzzo è un materiale poroso i cui pori, in condizioni normali, contengono principalmente una soluzione composta da idrossido di sodio e di potassio; in quest’ambiente l’armatura di acciaio è normal-mente protetta: infatti questa soluzione crea un ambiente alcalino, con pH > 11,5 che, in assenza di clo-ruri, fa sì che il ferro si ricopra di un sottilissimo film di ossido, il cui spessore è di pochi strati molecolari, generando condizioni cosiddette di passività, create le quali la velocità di corrosione dell’acciaio è praticamente nulla.

pic_25

Un calcestruzzo, correttamente confezionato e messo in opera, crea quindi, almeno in una fase iniziale, un ambiente favorevole alle armature, passivandole perfettamente.

Con la carbonatazione del calcestruzzo, o l’aggressione di sali (ambiente marino, agenti disgelanti) si determina però nel tempo la rottura della pellicola di ossido protettivo e si innesca la corrosione dell'acciaio; la corrosione dell'acciaio nel calcestruzzo è sostanzialmente un processo elettrochimico in cui reazioni anodica e catodica avvengono contemporaneamente sulla superficie dell'acciaio con conseguente aggressione del metallo in corrispondenza delle zone anodiche.

Nella vita delle strutture in cemento armato si possono individuare due fasi:

- una fase di innesco della corrosione, in cui si producono i fenomeni che portano al venir meno 
  delle 
condizioni di passività, cioè alla distruzione locale o generalizzata del film protettivo;
- una fase di
propagazione più o meno veloce dell’attacco, a partire dal momento in cui il film 
  protettivo viene distrutto.





La carbonatazione, là dove raggiunge le armature, distrugge completamente il film passivo; i cloruri ne provocano, invece, una “rottura” localizzata, a meno che non siano presenti in tenori molto elevati; le correnti disperse lo distruggono laddove lasciano le armature per entrare nel calcestruzzo.

Sebbene i fenomeni corrosivi sulle armature siano spesso confinati a ridotte porzioni delle strutture,
le loro conseguenze sono notevoli e riguardano non soltanto gli aspetti funzionali o lo stato esteriore delle opere interessate dal processo, ma anche gli aspetti strutturali e quindi le condizioni di sicurezza.

Le principali conseguenze strutturali dell’attacco corrosivo sono connesse con la riduzione della sezione resistente delle armature e di conseguenza l’abbassamento del loro carico portante e della loro resistenza a fatica; la formazione di prodotti di corrosione che possono provocare fessure nel copriferro, una sua locale espulsione o una sua totale delaminazione; la riduzione di aderenza delle armature, che può addirittura causare la perdita di ancoraggio con gravissime conseguenze; infine, in condizioni molto particolari e solo con acciai ad elevato limite di snervamento, con cedimenti improvvisi per infragilimento da idrogeno.


 I sistemi CHERECO CORROSION per la protezione dalla corrosione


CHERECO SYSTEM, in partnership con VECTOR CORROSION TECHNOLOGIES, propone in esclusiva in Italia i nuovi sistemi per la prevenzione / protezione galvaniche delle strutture in c.a.

Questi sistemi sono impiegati in particolare nella protezione delle armature e strutture metalliche  presenti all’interno delle strutture in calcestruzzo e muratura.

L'impiego della tecnologia di protezione catodica produce un incremento della vita utile di strutture quali ponti, edifici, parcheggi, strutture marittime e industriali soggette a corrosione da cloruri.

                            
                                                              GALVASHIELD XP2 e XP4

In particolare le ns. tecnologie comprendono:

- sistemi di protezione galvanica contro la corrosione
- sistemi di protezione catodica a correnti impresse
- trattamenti elettrochimici
- sistemi per la riparazione di cavi post-tesi


Guarda i video




GALVASHIELD XP

            ACCIAIO ZINCATO O
        PROTEZIONE CATODICA?


L'acciaio zincato, così come gli altri metalli (ad eccezione dell'oro) è intrinsecamente instabile.

L'acciaio zincato si basa su un rivestimento di zincatura a caldo; lo strato superficiale di zinco ricopre l'acciaio ferroso per proteggerlo dagli agenti aggressivi. 

Per questo motivo l'acciaio zincato è stato accreditato capace di un'estensione della vita delle strutture in c.a., in quanto ridurrebbe l'esposizione delle barre d'armatura agli agenti aggressivi (carbonatazione, cloruri, ecc.).

In realtà studi finanziati dai governi Canadesi e Americano hanno dimostrato che l'impiego di armature zincate nelle strutture in c.a. ha avuto un impatto limitato sulla durabilità delle strutture.

Ciò può essere correlato alla elevata reattività dello zinco agli alcali presenti nel calcestruzzo; in alcuni casi i sottoprodotti della reazione possono causare tassi diespansione del rivestimento fino al 260%.

Questa condizione può causare al calcestruzzo gli stessi danni della formazione della ruggine; inoltre è noto che i frequenti difetti di zincatura del tondo possono comportare effetti di precoce degrado del rivestimento, soprattutto nei casi di aggressione da cloruri.

pic_23












   FIG. 1: difetti nella zincatura delle barre

La tecnologia di prevenzione/protezione dalla corrosione mediante impiego di anodi galvanici nelle strutture ha ormai un'esperienza di oltre 30 anni e non presenta le problematiche riscontrate con le armature zincate; inoltre i nostri anodi galvanici al termine della loro vita utile sono inerti per la struttura e possono essere rimpiazzati con nuovi anodi riportando la condizione di protezione iniziale.


Site Map